Con la presente con rammarico sono a rassegnare formalmente le mie dimissioni dalla carica di Consigliere comunale di «Tarantasca Viva» per motivi di salute che non si è ancora del tutto ristabilita e perché non condivido più le scelte del mio Gruppo consiliare.

Non voglio che l’entusiasmo, che mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi, si perda nell’impossibilità di fare e di agire davvero per il bene della comunità di Tarantasca come ho cercato di fare per quattro anni: mi pare di aver sempre lavorato per sostenere al massimo il gruppo di «Tarantasca Viva» mettendo a disposizione le mie conoscenze e i miei approfondimenti, la mia caparbietà e la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, il mio tempo e la mia voglia di fare squadra, riuscendo a ottenere qualche risultato essendo sempre stato convinto che gli amministratori di opposizione hanno un ruolo rilevante nel funzionamento della macchina amministrativa pur non rivestendo un compito di governo vero e proprio, delegato alla maggioranza e alla giunta.

Purtroppo, come già accennato, le mie condizioni di salute, che a oggi non mi permettono ancora di dare il meglio di me stesso, hanno messo in difficoltà le mie colleghe a cui va comunque il merito dei controlli sulla TARI affinché tutti paghino il giusto.

Il compito di una opposizione secondo me dovrebbe essere incentrata innanzitutto, come direbbe Francesco Bacone, in una pars construens: la ricerca continua di potersi sostituire alla maggioranza, cercando per le future elezioni di preparare una serie di proposte ricche di sani ideali ed eccellenti propositi che trovino corpo su veloci e stabili gambe, come di vigilanza, di amministrare la legittimità degli atti, di essere attrice di proposte alternative concrete alla maggioranza stessa e di verificare pedestremente che le azioni degli amministratori di maggioranza siano improntate alla massima correttezza, sia attraverso la verifica degli atti, sia con un controllo diretto sul territorio, senza mai dimenticare che i giudici a cui fa riferimento un amministratore locale sono esclusivamente i suoi compaesani che è anche il corpo elettorale – cose che a mio parere non ci sono state–; e non solo in una pars destruens: fermandosi, cioè, alla sola ricerca di eventuali violazioni.

Sono orgoglioso di aver ricoperto questa carica per quasi cinque anni e di essermi impegnato, nei limiti delle possibilità, a dare il mio contributo a questa importante assemblea. E sono certo che chi mi sostituirà, per questi pochi mesi che rimangono, sarà assolutamente all’altezza del ruolo che ricoprirà.

Approfitto di questa mia per ringraziare i compaesani che, quasi cinque anni or sono, hanno creduto alle mie potenzialità, verso i quali resterò sempre in debito e che spero possano comprendere e apprezzare l’onestà che mi porta a ritirami per i suddetti motivi.

 

Colgo l’occasione per porgere distinti saluti.